Jungle Nama. Il racconto della giungla by Amitav Ghosh

autore:Amitav Ghosh [Ghosh, Amitav]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854524583
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2021-11-14T23:00:00+00:00

Dukhey, come gli altri, fa quel che ha detto Dhona;

gli treman le ginocchia, un pensiero l’ossessiona.

Tutt’attorno si leva un mormorio oscuro;

l’aria palpita e freme come pelle di tamburo.

In preda al terrore ogni uomo si dispera,

nessuno sa spiegarsi quell’arcana atmosfera.

Sembra passare un secolo, poi Dhona riprende a parlare:

«Vado alle barche; nessuno si deve allontanare».

Lascia lì i suoi uomini e si dirige a riva,

e di nuovo sente nella testa quella voce cattiva:

«Guarda dentro le stive, vedrai quanto ho lavorato,

quali dolci tesori Dukhey ti ha procurato».

Dhona guarda nelle stive e resta a bocca aperta:

son piene da scoppiare, fino al ponte di coperta.

Dokkhin Rai se la ride, di fronte al suo stupore.

«Questo è niente, ti darò una cosa migliore.

La cera è preziosa più del miele;

io quella ti darò, varranno oro le tue vele.

Il nostro patto merita una grande ricompensa,

accetta, butta il miele nella palude immensa».

L’avido Dhona sobbalza a quell’offerta,

e Dokkhin Rai ordina una manovra esperta.

Di nuovo la giungla risuona d’un brusio ronzante,

l’aria si popola di una mischia sfavillante.

Un’orda invisibile svuota le stive in un baleno,

e un’orda gemella di cera morbida fa il pieno.

«È fatta» dice Dokkhin Rai. «Hai il tuo bottino di cera,

ma un simile tesoro esige una tassa vera.

Domani è il giorno in cui il debito andrà saldato,

o sta’ certo, farò quel che prima ho minacciato».

«Avrai Dukhey» replica Dhona, «non ne devi dubitare;

troverò un modo perché non possa scappare.

Non sospetta di nulla, non penserà a una bugia

se io e lui torniamo a riva quando gli altri vanno via».

«Bene» esclama Dokkhin Rai. «Chiama pure i tuoi lascari,

mostragli i portenti di cui ancora sono ignari».

«Venite!» urla Dhona. «Toglietevi la benda.

Mai saprete come accadde questa cosa stupenda».

Gli uomini sbalordiscono, vedendo la cera in ogni stiva:

«Chi caricò le barche mentre noi eravamo a riva?

Fu un demone o una fata? Un folletto o uno stregone?

Salpiamo prima che ci affondi quello spirito burlone».

«Andiamo» supplicano gli uomini, «il lavoro è terminato».

«No!» sbotta Dhona. «Aspetteremo che il sole sia levato».

Dukhey è il più turbato da quegli eventi strani.

Resta sveglio fino all’alba, attendendo l’indomani.

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